SCANDALOSO: I SOLDI DELLE BOLLETTE DELL’ACQUA DEGLI UTENTI ARETINI VANNO A FINANZIARE LA “LEOPOLDA” DI RENZI

Pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo

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Da notizie recentemente pubblicate e non smentite si è appreso che il consorzio “Intesa aretina scarl” ha finanziato per 15 mila euro la cosiddetta “Leopolda” di Renzi.
Il Consorzio Intesa Aretina scarl è il raggruppamento dei privati che fanno parte della società Nuove Acque spa. Questi privati, come è noto, corrispondono alla Suez (multinazionale francese), all’Acea di Roma e (con quote minoritarie) alla Banca Etruria e al Monte dei Paschi di Siena.  L’unico introito del Consorzio Intesa aretina è la riscossione delle cosiddette “consulenze tecniche” (cioè il presunto know how che i privati avrebbero apportato nella società di gestione) che annualmente Nuove Acque gli corrisponde stornandogli una parte dei soldi delle bollette dell’acqua degli utenti. Dal 1999 ad oggi risulta che il Consorzio Intesa aretina abbia incamerato per questa voce ben 17 milioni di euro e altri 5 li riscuoterà da oggi al 2023. Già questo è uno scandalo poiché l’inutilità di queste “consulenze tecniche” è ampiamente conclamata e alla fin fine tutto ciò si traduce in un utile aggiuntivo ed improprio per i privati di Nuove Acque e un costo supplementare per gli utenti.
Ma oggi al danno si aggiunge anche la beffa: una parte di queste risorse va direttamente a finanziare la politica di Renzi; se vogliamo essere ironici possiamo dire che i cittadini di Arezzo si possono consolare: essi pagano le tariffe dell’acqua più care d’Italia ma almeno ciò serve (in parte) per finanziare le varie “Leopolda” di Renzi.
Ma il problema non è solo l’impropria destinazione dei soldi degli utenti. Il problema è che il soggetto privato di Nuove Acque (cioè il soggetto che ha il potere di ordinaria e straordinaria amministrazione nella società) finanzia i politici che direttamente o indirettamente dovrebbero controllarlo.             Non c’è conflitto di interessi?
E non ritiene di essere in palese e conclamato conflitto di interessi Gaia Checcucci, moglie di Giacomo Billi, già assessore comunale a Firenze prima di Renzi e poi uomo di spicco del Pd fiorentino e grande sponsor di Renzi stesso? Gaia Checcucci risulta essere a capo della Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente nonché Segretario generale dell’Autorità di bacino del fiume
Arno. Ma allo stesso tempo risulta essere anche componente del consiglio di amministrazione di Nuove Acque e nel consiglio di amministrazione dei privati di Intesa Aretina nominata proprio dalla multinazionale francese Suez.
Ci domandiamo prima di tutto se ciò sia legittimo o meno. E inoltre vorremmo sapere quali interessi difende Gaia Checcucci nella gestione del servizio idrico: quelli della collettività (come dovrebbe in qualità di alto funzionario dello Stato) o quelli del privato Suez?
Arezzo, 25 gennaio 2016

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